domenica 2 febbraio 2025

Lettera scritta a Furuli sulla spiegazione di Matteo 24:34 "Generazione"

 

Anonimo19141919

 

15/12/2024

 

Alla cortese attenzione del

Fratello Rolf Furuli

 Caro fratello,

             Tempo fa ti avevo scritto in merito alla comprensione di Matteo 24:34, in particolare sul termine “generazione”.

             Sono stato lieto di leggere quello che hai pubblicato sul tuo sito in merito alla questione della “generazione”. Ho apprezzato le tue riflessioni ed esse mi hanno insegnato molto. Grazie ad esse ho ulteriormente riflettuto sulla questione di Matteo 24:34 e ho fatto ulteriori ricerche.

             Benché io non mi ritenga alla tua altezza nella spiegazione di termini o vocaboli della Bibbia voglio sottoporti alcune mie ulteriori riflessioni sull’argomento inerente alla spiegazione del termine “generazione” di Matteo 24:34. Ti allego inoltre la ricerca che ho fatto sull’argomento e che è stata da me ulteriormente sviluppata (già pubblicata nel post a dicembre 2024) con ulteriori aspetti che reputo degni di considerazione.

 

Punto 1: Per generazione di solito si intende tutte le persone nate più o meno nello stesso periodo di tempo. (Esodo 1:6; Matteo 11:16) Quindi è sinonimo di “contemporanei”. Quando il termine “generazione” si riferisce alle persone viventi in un dato periodo di tempo, non si può stabilirne l’esatta durata, ma solo un limite ragionevole. Questo limite sarebbe determinato dalla durata della vita degli uomini dell’epoca o di quella popolazione.

Punto 2: Quando si parla di contemporanei primariamente ci si deve riferire a contemporanei in relazione ad un particolare evento. Le persone per far parte di quella generazione devono essere in vita durante l’evento e anche essere in grado di comprendere l’evento e quindi avere un’età che gli permetta di afferrare mentalmente ed emotivamente quel particolare evento vivendolo. Nota bene il versetto 32 e 33 del capitolo 24 di Matteo. Qua vi è un termine molto chiaro che è “capite”, che sostiene il punto 2.

 

            Questi due punti sono di fondamentale importanza. Mi posso riferire ad una generazione e la identifico in base ad un evento particolare. Faccio un esempio: la generazione dei figli dei fiori. Questo tipo di cultura si sviluppo negli USA negli anni sessanta (1960). Può oggi un giovane nato nel 2000 essere parte di quella generazione? Assolutamente no! Questo giovane può anche conoscere qualcuno che ha fatto parte di quella generazione, magari un suo zio che è nato nel 1945 e che ha partecipato a creare quel tipo di cultura hippy ma non diventa parte di quella generazione. Questo perché non era contemporaneo a quel particolare evento come ho spiegato nel punto 1 e 2 e quindi non lo ha vissuto.

            Oggi per i testimoni di Geova l’evento particolare è il 1914 E. V. ed è questo evento che crea la generazione di Matteo 24:34. I contemporanei di quell’evento, cioè coloro che erano presenti a quell’evento formano la generazione. Non ha senso parlare di un accavallamento di persone che continuano la generazione. La generazione è formata soltanto da persone in vita in relazione a quell’evento. Una volta che esse sono perite la generazione non esiste più!

 Faccio un diagramma che può spiegare visivamente come funziona la generazione.



Ragioniamo su questo diagramma.

 

1.      Una persona nata nel 1844 e in vita nel 1914 può far parte della generazione dell’evento del 1914 E. V.? Si, essa era in vita all’evento vivendolo e in grado di comprendere quell’evento. Può essere che anche una persona nata prima possa essere parte della generazione se fosse stata in grado di capire l’evento del 1914 essendo in vita durante l’anno dell’evento. Nota bene: potrei dire che la generazione del 1914 è molto lunga sulla base di questo esempio. Questa persona nata nel 1844 al 1914 ha 70 anni e poi a questi anni potrei aggiungere gli anni di una persona nata nel 1895 la quale vive fino al 1980. Quindi fare 70 più 85 totale 155 anni. Quindi la generazione dura 155 anni. Questo ragionamento è fuorviante e non stabilisce la corretta comprensione della durata della generazione. In realtà è dall’evento che si calcolano gli anni. Le persone in vita nel 1914 E. V. e in grado di comprendere l’avvenimento dell’istituzione del Regno formano la generazione. Da lì in avanti e non indietro si valuta la lunghezza della generazione. Quando tutte le persone di quel periodo saranno decedute avremo la fine della generazione. Purtroppo io penso che ormai siano già tutte decedute!

 

2.      Una persona nata nel 1914 o poco prima può essere parte della generazione, circa un anno o due prima per esempio? No, in quanto non in grado di afferrare l’evento benché fosse in vita durante l’evento.

 

3.      Una persona nata dopo il 1914 può essere parte della generazione del 1914? No, non ha vissuto l’evento. Supponiamo che una persona sia nata nel 1915 e ora abbia 30 anni, quindi siamo nel 1945. Questa persona può essere in grado di comprendere l’evento del 1914? Si, ma non fa parte della generazione del 1914 in quanto durante quell’evento non era in vita.

 

 Quindi in sintesi una generazione secondo quello che insegna la Bibbia, è marcata da un evento particolare. Nel nostro caso il 1914 E. V. è l’evento che marca la generazione, in quanto nei cieli spirituali vi è stato l’insediamento di Gesù quale re del regno di Dio. Coloro che erano in vita in quel periodo e in grado di comprendere un evento simile formano la generazione. Non ha alcun senso parlare di un accavallamento di più persone che possano formare una generazione. Le cose non possono essere in tal modo. Altro esempio, chi era in vita durante la seconda guerra mondiale, e in grado di afferrare un evento simile, forma la generazione della seconda guerra mondiale. Una persona nata nel 1970, figlio di uno di quella generazione non continua quella generazione. Anche se vive con suo padre (nato per esempio nel 1925 e quindi parte della generazione della seconda guerra mondiale) per 20 anni, lui non diviene parte di quella generazione né la prolunga.

            Insomma la spiegazione sulla generazione data a suo tempo dal corpo direttivo, intendo quella intorno agli anni ottanta, era corretta. Per generazione si intende un gruppo di persone in vita durante un particolare avvenimento (1914 E. V.), e anche sufficientemente adulti da capire il significato di quel particolare evento, benché in età diverse. Questo gruppo di persone crea la generazione ed essa continua a esistere finché tutti loro non siano deceduti. Una volta che questo gruppo è deceduto la generazione cessa di esistere. Il tempo quindi trascorso non ha distrutto questo corretto intendimento sulla spiegazione di Matteo 24:34, ma ha distrutto l’anno che ha creato la generazione. In pratica il tempo ha dimostrato che il 1914 E. V. non è l’evento che ha creato la generazione di Matteo 24:34. Di questo possiamo esserne certi! Rimane da capire qual è sarà, o qual è l’anno che creerà, ho ha già creato, la generazione di Matteo 24:34.

            Sono convinto che essendo tu un sincero studioso della parola di Dio saprai riflettere sulla mia ricerca ed eventualmente suggerirmi, se lo ritieni, una spiegazione diversa. Attendo con ansia una tua in merito.

Cordiali saluti.


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