Ricerca sul
termine generazione/i “דּוֹר” nella Bibbia
Parto dal considerare i termini ebraici,
aramaici e greci. Un termine ebraico reso “generazione” è dohr,
corrispondente all’aramaico dar. (Da 4:3, 34) Dohr deriva da
un verbo che significa “accatastare in cerchio” o “andare in giro” (Ez 24:5; Sl
84:10) e quindi ha il significato fondamentale di “cerchio”. Il termine affine dur
significa “palla”. (Isa 22:18) L’equivalente greco è geneà, derivato da
un verbo che significa “nascere”.
Un altro
termine ebraico, tohledhòhth, a volte è reso “generazioni” o
“genealogia” (Nu 3:1; Ru 4:18), e anche “discendenti” o “famiglie” (1Cr 5:7;
7:2, 4, 9) e “storia” o “origini”. — Ge 2:4; 5:1; 6:9; cfr. Di,
Ga, NM, PIB, VR e altre traduzioni.
w99 1/5 p. 11 “Queste cose devono avvenire”
Lo
studioso britannico George R. Beasley-Murray osserva: “L’espressione ‘questa
generazione’ non dovrebbe rappresentare un problema per gli esegeti. È vero che
nel greco più antico genea significava nascita, progenie e, di
conseguenza, razza, . . . ma nella [Settanta greca] traduce
perlopiù l’ebraico dôr, che significa età, età del genere umano, o
generazione nel senso di contemporanei.
. . .
Nei
Vangeli la parola “generazione” traduce il greco geneà, che i lessici
attuali definiscono: “Lett[eralmente], quelli che discendono da
un antenato comune”. (Walter Bauer, Greek-English
Lexicon of the New Testament) “Chi è stato generato, una famiglia;
. . . la successione di appartenenti a una linea genealogica
. . . o una razza di persone . . . o l’intera
moltitudine di uomini in vita nello stesso tempo, Matt. 24:34; Mar. 13:30; Luca 1:48; 21:32; Filip. 2:15, e
specialmente quelli della razza ebraica in vita nel medesimo periodo”.
(W. E. Vine, Expository Dictionary of New Testament Words) “Chi è
stato generato, uomini della stessa stirpe, famiglia; . . . l’intera
moltitudine di uomini in vita nello stesso tempo: Mt. xxiv. 34; Mc. xiii. 30;
Lc i. 48 . . . usato in part[icolare] per indicare la razza
ebraica in vita nel medesimo periodo di tempo”. — J. H. Thayer, Greek-English
Lexicon of the New Testament.
La
parola greca tradotta generazione, usata da Matteo, Marco e Luca nel riportare
le parole pronunciate da Gesù, è geneà. Può avere diversi significati
secondo il contesto. Tuttavia il Dizionario dei concetti biblici del Nuovo
Testamento ne dà questa definizione: “Coloro
che sono nati nel medesimo tempo . . .
Di qui gli ulteriori significati di contemporanei,
epoca”. (Ed. Dehoniane, Bologna, p. 748) A
Greek-English Lexicon of the New Testament afferma: “L’insieme di quelli
nati nello stesso tempo, inclusi per estensione tutti coloro che vivono in un
dato tempo, generazione, i contemporanei”. Queste definizioni possono riferirsi a tutti coloro che
sono nati verso l’epoca di un avvenimento storico e a tutti quelli
che erano vivi a quell’epoca.
Diamo una definizione del termine
“generazione”. Il libro Perspicacia volume 1 pag. 1016-1017 dice:
a) Per
generazione di solito si intende tutte le persone nate più o meno nello stesso
periodo di tempo. (Esodo 1:6; Matteo 11:16) Quindi è sinonimo di “contemporanei”.
Quando il termine “generazione” si riferisce alle persone viventi in un dato periodo di tempo, non si può stabilirne l’esatta durata, ma solo un limite ragionevole. Questo limite sarebbe determinato dalla durata della vita degli uomini dell’epoca o di quella popolazione. Aggiungo mia nota personale: Identifico la generazione in base ad un evento particolare, nel nostro caso il 1914.
b) Quando si
riferisce ai rapporti familiari, una generazione può
indicare un gruppo di discendenti, per esempio figli e figlie o nipoti.
— Giobbe 42:16.
c) Il termine può
servire come misura del tempo in riferimento a epoche passate o
future. Può indicare qualcosa a tempo indefinito. Deuteronomio 32:7; Salmo
72:5.
d) Una generazione può significare una
classe di persone caratterizzate da certe qualità o condizioni. Deuteronomio
2:14
Sul sito Bible Hub ho trovato varie spiegazioni date al termine generazione דּוֹר. L’intendimento di questa parola è più o meno simile ai quattro punti sopracitati. (Nota il link Strong's Hebrew: 1755. דּוֹר (dor) -- period, generation, dwelling (biblehub.com)
Voglio ora discutere di come la Bibbia chiarisca il termine "generazione". Sarà la Bibbia a darci le indicazioni, sarà lei a spiegarci cosa significa il termine generazione/i in base al contesto. Noi dovremo solo accettare ciò che essa dice! Nella Bibbia ci sono 220 citazioni sul termine “generazione/i” (Rbi8). Nelle sole scritture ebraiche troviamo 185 (più16 nelle note in calce) riferimenti a generazione/i, nelle scritture greche cristiane sono 35 (più 9 nelle note in calce) secondo la Rbi8. Sul sito Bible Hub ho trovato 167 termini che corrispondono al termine generazione/i usato in Esodo 1:6. (Nota il link Hebrew Concordance: had·dō·wr -- 8 Occurrences (biblehub.com)) Ora voglio analizzare ogni singolo versetto dove vi è la parola generazione/i, ma è ovvio che andrò a considerare quelli più significativi per comprendere la corretta spiegazione che viene dalla Bibbia ampliandoli. L’obbiettivo è vedere se esiste qualche base biblica alla nuova spiegazione data dal CD sulla generazione di Mt 24:34, oppure se esiste qualche brano biblico che la confuta. L’ultima spiegazione sulla generazione data dal CD si basa su Esodo 1:6, ma analizzando questo versetto non si desume o non si ricava nulla che possa sostenere che una generazione sia composta da due gruppi di persone la cui vita si è accavallata (perfino tre gruppi anche se il terzo non risulta appartenere alla generazione del 1914). Anzi il contrario!
Iniziamo:
1. (Genesi 15:12-16) “12 Dopo un po' il sole stava per tramontare, e un profondo sonno cadde su Abramo, ed ecco! un'oscurità spaventosamente grande stava calando su di lui. 13 E diceva ad Abramo: “Sappi per certo che il tuo seme diverrà residente forestiero in un paese non loro, e dovranno servirli, e questi certamente li affliggeranno per quattrocento anni. 14 Ma io giudico la nazione che serviranno, e poi usciranno con molti beni. 15 Quanto a te, andrai in pace dai tuoi padri; sarai sepolto in buona vecchiaia. 16 Ma alla quarta generazione torneranno qui, perché l'errore degli amorrei non è ancora giunto a compimento”.
Questi versetti ci indicano
che 4 uomini le cui vite di certo si sono accavallate sono 4
generazioni. Quattro generazioni sono quattrocento anni. Quei “400
anni” di afflizione iniziarono evidentemente nel 1913 a.E.V. quando Ismaele si
fece beffe di Isacco al tempo in cui fu svezzato, e finirono quando gli
israeliti furono espulsi dall'Egitto nel 1513 a.E.V. Tenendo conto di una sola
linea familiare, quella del pronipote di Abramo, Levi, che si trasferì in
Egitto con l'anziano padre, le quattro generazioni sono (1) Levi, (2) suo
figlio Cheat, (3) suo nipote Amram e (4) il suo pronipote Mosè.
La vita di Levi non si è sovrapposta a quella di suo figlio Cheat? La vita di Cheat non si è sovrapposta a quella di suo figlio Amram? La vita di Amram non si è sovrapposta a quella di suo figlio Mosè? Quindi, in questo caso la Bibbia non dice o non sostiene che se le vite di due persone si sovrappongono, diventano una generazione. Anzi sostiene l’esatto contrario! Quattro uomini, quindi la loro discendenza, quattro generazioni. La Bibbia in questi casi stabilisce che ogni figlio nato crea una nuova generazione.
Questi versetti ci indicano che ogni nuovo bambino nato indica una generazione. Vedi punto “b”
2. (Genesi 50:23) “23 E Giuseppe vedeva i figli di Efraim della terza generazione, anche i figli di Machir, figlio di Manasse. Sono nati sulle ginocchia di Giuseppe”.
Questo versetto ci indica che ogni nuovo bambino nato indica una generazione. Vedi punto “b”
3. (Esodo 3:15) “15 Quindi Dio disse ancora una volta a Mosè: “Devi dire questo ai figli d’Israele: ‘Geova l’Iddio dei vostri antenati, l’Iddio di Abraamo, l’Iddio di Isacco e l’Iddio di Giacobbe, mi ha mandato a voi’. Questo è il mio nome a tempo indefinito, e questo è il memoriale di me di generazione in generazione...”
Applicherei il punto “c” Il
termine può servire come misura del tempo in
riferimento a epoche passate o future. Può indicare qualcosa a tempo
indefinito.
Lo stesso vale per i seguenti
versetti: Genesi 9:12; 17:7, 9, 12; Esodo 12:14, 17, 42; 16:32, 33; 17:16;
20:6; 27:21; 29:42; 30:8, 10, 21, 31; 31:13, 16; 40:15; Levitico 3:17; 6:18;
7:36; 10:9; 17:7; 21:17; 22:3; 23:14; 23:21, 31, 41, 43; 24:3; 25:30; Numeri
9:10; 10:8; 15:14, 15, 21, 23, 38; 18:23; 35:29; Deuteronomio 5:10; 7:9; 32:7;
Giosuè 22:27, 28; Giudici 3:2; 1 Cronache 16:15; Ester 9:28; Salmo 10:6; 33:11;
45:17; 49:11; 61:6; 72:5; 77:8; 79:13; 85:5; 89:1, 4; 90:1; 100:5; 102:24;
105:8; 106:31; 119:90; 135:13; 145:4, 13; 146:10; Proverbi 27:24; Ecclesiaste
1:4; Isaia 13:20; 34:10; 34:17; 41:4; 51:8, 9; 58:12; 61:4; Geremia 50:39;
Lamentazioni 5:19; Daniele 4:3, 34; Gioele 2:2; 3:20; Luca 1:50; Atti 14:16;
Efesini 3:5, 21; Colossesi 1:26.
4. (Esodo 20:5) “. . .Non devi inchinarti davanti a loro né essere indotto a servirli, perché io Geova tuo Dio sono un Dio che esige esclusiva devozione, portando punizione per l'errore dei padri sui figli, alla terza generazione e alla quarta generazione, nel caso di quelli che mi odiano;”
Qui è facile vedere che quando si parla di generazione si intende ogni figlio che nasce, quindi figlio, nipote, pronipote, ecc.
Questo versetto ci indica che ogni
nuovo bambino nato indica una generazione. Vedi punto “b”
5. (Esodo 20:4, 5) “. . .. 5 Non devi inchinarti davanti a loro né essere indotto a servirli, perché io Geova tuo Dio sono un Dio che esige esclusiva devozione, portando punizione per l'errore dei padri sui figli, alla terza generazione e alla quarta generazione, in il caso di quelli che mi odiano. . .”
Questo versetto ci indica che ogni nuovo bambino nato indica una generazione. Vedi punto “b”
Possiamo dire lo stesso per tutti questi versetti: Genesi 17:12; 17:9; 50:23; Esodo 20:5; 20:6; 34:7; Numeri 14:18; Deuteronomio 5:9, 10; 23:2, 3, 7, 8; 29:22; Rut 4:18; Giobbe 42:16; Salmo 73:15; 78:6; 2 Re 10:30; 15:12; Gioele 1:3.
6. (Numeri 32:13) “... Così l'ira
di Geova divampò contro Israele ed egli li fece errare nel deserto per
quarant'anni, finché tutta la generazione che faceva ciò che è male agli occhi
di Geova giunse alla loro fine. . .”
Qua si applica il punto “d”
(una
classe di persone caratterizzate da certe qualità o condizioni)
sopra
indicato. Nota anche Deuteronomio 1:35. È interessante notare che tutti gli
israeliti che avevano meno di 20 anni poterono sopravvivere ed entrare nel
deserto. Questi non hanno prolungato la generazione che faceva del male benché
trascorsero assieme anche 40 anni. Che un gruppo di persone viva con un gruppo
di persone nato precedentemente e che quindi non sono contemporanei, questo non
significa che la generazione posso prolungarsi con il nuovo gruppo.
7. Deuteronomio 2:14 Questo è un versetto che è abbastanza interessante. Andiamo ad analizzarlo con il relativo contesto. (Deuteronomio 2:12-19) “12 E in tempi precedenti gli orei dimoravano in Seir, e i figli di Esaù li spodestavano e li annientavano d’innanzi a loro e dimoravano nel loro luogo, proprio come Israele deve fare al paese che è in suo possesso, che Geova certamente darà loro). 13 In questo tempo levatevi e attraversate la valle del torrente di Zered’. Pertanto attraversammo la valle del torrente di Zered. 14 E i giorni che camminammo da Cades-Barnea fino a che attraversammo la valle del torrente di Zered furono trentotto anni, finché tutta la generazione degli uomini di guerra fu giunta alla sua fine di mezzo al campo, proprio come Geova aveva giurato loro. 15 E la mano di Geova pure mostrò d’essere su di loro per turbarli di mezzo al campo, finché giunsero alla loro fine. 16 “E avvenne che appena tutti gli uomini di guerra finirono di morire di mezzo al popolo, 17 Geova mi parlò ancora, dicendo: 18 ‘Oggi passi per il territorio di Moab, cioè Ar, 19 e ti devi avvicinare di fronte ai figli di Ammon. Non li molestare e non ti impegnare in una lotta con loro, perché non ti darò in possesso nulla del paese dei figli di Ammon, poiché l’ho dato in possesso ai figli di Lot”.
Qua si parla di una generazione di uomini di guerra che giunge alla sua fine. Probabilmente si intende gli uomini che costituivano l’esercito di Israele quando uscirono dall’Egitto. Quando tutti quegli uomini perirono peri la loro generazione. Essa non è continuata da coloro che potevano aver passato un massimo di 40 anni con loro. Ricordiamoci che Dio stabili che tutti coloro che avevano più di 20 anni sarebbero periti nel deserto. Un ragazzo che in quel tempo aveva 16, o 19 anni ha passato con la generazione degli uomini di guerra circa 40 anni. Ma non per questo la Bibbia dice che con loro la generazione è continuata o si sia accavallata con questi che erano più giovani. Inoltre è possibile che parecchi ragazzi che avevano 19 o meno anni col tempo siano diventati parte dell’esercito israeliano. Nota cosa dice il Perspicacia it-1 p. 852 Esercito.” Circa un anno dopo l’Esodo, si fece il censimento degli uomini dai 20 anni in su, abili al servizio militare: erano 603.550. (Nu 1:1-3, 45, 46) Un censimento simile verso la fine del viaggio nel deserto rivelò che gli effettivi dell’esercito erano leggermente diminuiti, essendo ora 601.730”. I primi 603.550 uomini che facevano parte dell’esercito perirono tutti (peri la loro generazione), ma alla fine ci furono altri 601.730 uomini che componevano l’esercito di Israele. Questi 601.730 furono sicuramente addestrati dai primi e passarono molti anni assieme a loro ma non per questo furono considerati parte della loro generazione o un secondo gruppo che avrebbe continuato la generazione dei primi soldati.
È ovvio che
ben si applica la descrizione del punto “d” Una
generazione può significare una classe di persone
caratterizzate da certe qualità o condizioni. Deuteronomio
2:14.
8. (Giudici 2:6-10) “6 Quando Giosuè mandò via il popolo, allora i figli d'Israele se ne andarono, ciascuno alla sua eredità, per prendere possesso del paese. 7 E il popolo continuò a servire Geova per tutti i giorni di Giosuè e per tutti i giorni degli anziani che prolungarono i loro giorni dopo Giosuè e che avevano visto tutta la grande opera che Geova aveva compiuto per Israele. 8 Allora Giosuè, figliuolo di Nun, servitore dell'Eterno, morì all'età di centodieci anni. 9 Lo seppellirono dunque nel territorio della sua eredità a Timnat-Hères nella regione montagnosa di Efraim, a nord del monte Gaas. 10 E anche tutta quella generazione fu riunita ai loro padri, e dopo di loro cominciò a sorgere un'altra generazione che non conosceva Geova né l'opera che aveva compiuto per Israele”.
Questi versetti sono molto interessanti in quanto sono similari al passo di Esodo 1:6. Qua si parla di due generazioni, uno era quella di Giosuè e l’altra è quella sorta dopo la sua morte e la morte degli anziani che vissero poco di più rispetto a Giosuè. Possiamo notare che il versetto 7 dice che le persone continuarono a servire Dio anche dopo la morte di Giosuè finché sono rimasti in vita gli anziani che hanno prolungato la loro vita anche dopo Giosuè. Nessuno dei nati dopo la morte di Giosuè faceva parte della sua generazione. Solo coloro che erano vivi molto prima della sua morte potevano essere considerati parte della sua generazione. Questi anziani avevano vissuto gli eventi della conquista della terra promessa. Erano certamente avanti negli anni e non erano persone nate solo pochi anni prima della morte di Giosuè. Giosuè visse 110 anni e possiamo dire che questi anziani ebbero sicuramente più di 60 anni, forse 83 non di più ovviamente alla morte di Giosuè. Lo deduciamo dal fatto che solo chi aveva meno di 20 anni (Numeri 14:29) è potuto entrare nella terra promessa e quando questo accade avevano circa 60 anni. Ma la particolarità è che non tutte le persone vissute al tempo di Giosuè e con Giosuè erano considerate parte della sua generazione. Vediamo nel seguito la spiegazione di questa affermazione.
La cosa molto interessante è che la
Bibbia dice che il primo giudice che Geova nomina è Otniel e viene
considerato parte della nuova generazione venuta all’esistenza dopo la morte di
Giosuè.
Otniel era vivo quando Giosuè era vivo e lo era anche Caleb (sicuramente
Otniel ha vissuto 30 o 40 anni o perfino 70 anni della sua vita con Caleb e
Giosuè).
Tanto che sposa la figlia di Caleb come premio per la conquista di una città.
Nota Perspicacia vol-1 p. 389 Caleb ***
Dopo aver ricevuto questo possesso,
Caleb dichiarò: “Chiunque colpisce Chiriat-Sefer [chiamata anche Debir] e in
effetti la cattura, io certamente gli darò in moglie Acsa mia figlia”. Otniel
suo nipote (il primo giudice di Israele dopo la morte di Giosuè) catturò la
città e vinse il premio. Caleb ha quindi dato a sua figlia, su sua richiesta,
il Gulloth superiore e inferiore come regalo di nozze, oltre al "pezzo di
terra a sud". Questo vuol dire che Otniel era già un comandante militare e
avrà avuto probabilmente più di 30 anni. Ha partecipato quindi con Caleb e
Giosuè alla conquista della terra promessa!
Quindi, la conclusione che possiamo trarre è che non basta vivere una parte della propria vita con qualcuno per far parte della sua generazione, e neppure svolgere attività riguardanti il proposito di Dio in un dato periodo di tempo per essere qualificati parte di una particolare generazione, come quella di Giosuè. Questo è ciò che insegnano i versetti di Giudici 2:6-10. Cos’altro apprendiamo? Risulta abbastanza chiaro che benché la vita di Otniel e di molti altri (quindi un gruppo di persone) si fosse accavallata con quella di Giosuè non ha creato una continuazione della generazione, non ha creato un secondo gruppo che potesse essere parte della generazione di Giosuè solo perché ha trascorso del tempo con lui, oppure ha svolto attività indicate da Dio assieme a Giosuè. Aggiungo che Otniel non era probabilmente in vita quando la nazione d’Israele è uscita dall’Egitto, oppure poteva essere nato da poco, non era quindi contemporaneo di Giosuè il quale aveva 47 anni. Quindi Otniel non ha vissuto importanti avvenimenti accaduti con Mosè, Giosuè e Caleb. Non ha visto le dieci piaghe, non fu tra le 12 spie, come moltissimi altri avvenimenti riportati nella Bibbia che hanno caratterizzato la generazione di Giosuè.
Se anche Otniel fosse già nato difficilmente avrebbe potuto comprendere gli avvenimenti che stavano accadendo essendo molto piccolo. Inoltre è logico concludere che quando qua la Bibbia parla della generazione di Giosuè difficilmente si riferisce a persone nate quando lui aveva da 80 a 110 anni. Otniel di certo aveva probabilmente dai 30 ai 70 anni quando Giosuè mori e non fu considerato dalla Bibbia parte della sua generazione.
Da quello che io capisco la generazione di Giosuè ha a che fare con il periodo che va dall’uscita nel 1513 a. E.V. (forse anche partendo con la prima delle dici piaghe) dall’Egitto fino alla fine della conquista della terra promessa o poco più con gli altri che appartenevano alla sua generazione. Giosuè quando gli israeliti uscirono dall’Egitto aveva probabilmente 47 anni e ricordiamo visse fino a 110 anni. Quindi coloro che nacquero nel 1531 a. E. V. e avevano circa 18 anni quando lasciarono l’Egitto si possono considerare parte della generazione di Giosuè. Avevano una differenza di età con Giosuè di circa 30 anni. Potevano essere considerati contemporanei. Ma il punto in questione non è legato solo alla contemporaneità ma ad una serie di avvenimenti con una precisa partenza, 1513 a. E. V. che hanno caratterizzato la vita di quelle persone. Sono le condizioni accadute durante la loro vita che creano quella generazione. Se Otniel fosse stato in vita quando uscirono dall’Egitto e avesse avuto un’età intorno ai 18 anni vi è una considerazione a cui è difficile dare una risposta: Perché Otniel non fu considerato parte della generazione di Giosuè? Non passarono assieme 63 anni se ipotizziamo che Otniel avesse avuto 18 anni quando ci fu l’uscita dall’Egitto?
Voglio
aggiungere altro a questo punto:
Quando Giosuè uscì dall’Egitto aveva 47 anni. Solo
lui e Caleb entrarono nella terra promessa. Quando ciò accadde Giosuè aveva
almeno 87 anni. Tutti gli altri che entrarono nella terra promessa per poi
conquistarla avevano al massimo 60 anni. Gli anziani della sua generazione
quando Giosuè morì potevano avere al massimo 83 anni. Se ragioniamo sul
fatto che questi anziani dovevano essere suoi contemporanei ci si chiede che
età avranno avuto, io penso da 70 a 80.
La differenza di età con Giosuè potrebbe essere
stata di circa 30 o 35 anni. Questi erano contemporanei soprattutto in
relazione ad un avvenimento che ha marcato la generazione di Giosuè: l’uscita
dall’Egitto! Questi uomini che furono poi definiti anziani e parte della
generazione di Giosuè avranno avuto al massimo 18 anni e 10 mesi quando
uscirono dall’Egitto. Erano di certo parte della generazione di Giosuè in
quanto a quell’età erano in grado di capire gli avvenimenti fatti accadere
da Geova, come le dieci piaghe e altri avvenimenti. Ricordiamo le parole di
Gesù in Mt 24:32-35 dove si parla del fatto che i discepoli dovevano vedere il
fico mettere le foglie e quindi capire gli avvenimenti. Quindi la generazione viene
stabilita con una partenza e nel caso in questione ha a che fare con il
1914.
È difficile credere che chi è uscito dall’Egitto
avendo un solo anno o poco più potesse far parte della generazione di Giosuè.
Non sarebbero stati in grado di capire i miracolosi avvenimenti fatti da Geova.
Inoltre non sarebbero stati parte della generazione di Giosuè i nati durante i
40 anni nel deserto. È probabile che Otniel sia nato durante la peregrinazione
nel deserto e quindi non potesse far parte della generazione di Giosuè, e lo
stesso si può dire di altri milioni di persone. Quando iniziarono a conquistare
la terra promessa è probabile che avesse 30 anni o più visto che era
probabilmente un comandante militare. Ma lui, Otniel, non c’era quando ci fu
l’uscita del popolo d’Israele dall’Egitto. Quindi dopo la morte di Giosuè
la generazione avrà potuto continuare per qualche decina di anni, 20 o poco, ma
solo per pochi. Totale durata della generazione è di circa 130 anni. Ricordiamo
però che a quel tempo le persone vivevano più a lungo di ora.
Applicherei il punto “d” (una classe di persone caratterizzate da certe qualità o condizioni) e il punto “a” (Per generazione di solito si intende tutte le persone nate più o meno nello stesso periodo di tempo).
9. (Matteo 1:1-17). Si prega di notare il versetto 17: “Tutte le generazioni, dunque, da Abramo a Davide furono 14 generazioni; da Davide alla deportazione in Babilonia, 14 generazioni; dalla cattività in Babilonia fino a Cristo, 14 generazioni”.
Ogni singolo uomo menzionato qui è visto come una generazione. La vita, ad esempio, di Abramo si è sovrapposta alla vita di Isacco. Così è anche quello di ogni uomo nominato qui. Possiamo già affermare con sicurezza che la Bibbia non menziona da nessuna parte che quando si parla di generazione si intende una o più persone le cui vite si sovrappongono a distanza di 70 o 100 anni. Devono essere contemporanei.
Applicherei il punto “b” Quando si riferisce ai rapporti familiari, una generazione può indicare un gruppo di discendenti, per esempio figli e figlie o nipoti. — Gb 42:16
Considerazione di Esodo 1:6.
Questo versetto è usato dal CD per sostenere il suo ultimo intendimento sulla spiegazione di Mt 24:34. Osserviamo la spiegazione data dal libro Perspicacia volume 1 su Esodo 1:6:
it-1
p. 1016 Generazione
Per generazione di solito si intende tutte le persone nate più o meno nello stesso periodo di tempo. (Eso 1:6; Mt 11:16) Quindi è sinonimo di “contemporanei”. In Genesi 6:9 viene detto di Noè: “Si mostrò senza difetto fra i suoi contemporanei [lett. “generazioni”]”. Quando si riferisce ai rapporti familiari, una generazione può indicare un gruppo di discendenti, per esempio figli e figlie o nipoti. — Gb 42:16.
Notiamo
la spiegazione diversa
data da questa rivista:
14 Cosa
significa per noi questa spiegazione? Anche se non si può determinare l’esatta
durata di “questa generazione”, è bene tener conto di alcuni aspetti legati al
termine “generazione”: di solito
si riferisce a un insieme di persone di varie età le cui vite si sovrappongono
nel corso di un determinato periodo di tempo; non copre un periodo
eccessivamente lungo; questo periodo ha una fine. (Eso. 1:6) Come dobbiamo
quindi intendere ciò che Gesù disse riguardo a “questa generazione”? Evidentemente Gesù voleva
dire che le vite degli unti che erano presenti nel 1914, quando si cominciò a
vedere il segno, si sarebbero sovrapposte alle vite di altri cristiani unti che
avrebbero visto l’inizio della grande tribolazione. Tale generazione ha avuto
un inizio, e avrà sicuramente una fine. L’adempimento dei vari aspetti che
compongono il segno indica chiaramente che la tribolazione deve essere vicina.
Mantenendo il senso di urgenza ed essendo vigilanti dimostriamo di tenerci al
passo con l’aumentare della luce spirituale e di seguire la guida dello spirito
santo. — Mar. 13:37.
Particolare è il fatto che la W sopra citata nello spiegare diversamente dal Perspicacia semplicemente usa un vocabolo, “evidentemente”. Purtroppo questo “evidentemente” non ha alcun supporto biblico, non ha una spiegazione logica, non ha un retroterra che possa permettere di giungere a tale conclusione. È solo una mera dichiarazione! Inoltre la spiegazione data in It-1 alla voce Generazione non parla di un accavallamento fra le persone o di sovrapposizione tra di esse, persone che non sono nate in un determinato periodo di tempo o evento.
Notate invece la spiegazione precedente data ad Esodo 1:6 da questa rivista:
w08
15/2 p. 25 Cosa significa per voi la presenza di Cristo?
Si può calcolare la durata di “questa generazione”?
Con il
termine “generazione” di solito si intende un insieme di persone di varie età
le cui vite si sovrappongono nel corso di un determinato periodo di tempo o evento. Ad esempio, in
Esodo 1:6 leggiamo: “Alla fine Giuseppe morì, e anche tutti i suoi fratelli e
tutta quella generazione”. Giuseppe e i suoi fratelli avevano età diverse ma
avevano in comune le stesse
esperienze, che avevano fatto nello stesso periodo di tempo. Di “quella generazione” facevano parte alcuni fratelli
di Giuseppe che erano nati prima di lui. Alcuni di loro sopravvissero a
Giuseppe. (Gen. 50:24) Altri che facevano parte di “quella generazione”, come
Beniamino, erano nati dopo Giuseppe e forse rimasero in vita dopo la sua morte.
Perciò
quando il termine “generazione” viene usato per indicare le persone in vita in
un determinato periodo non si può stabilire con esattezza quanto è lungo tale
periodo, ma soltanto che ha una fine e che non può essere eccessivamente lungo.
Usando l’espressione “questa generazione” in Matteo 24:34, quindi, Gesù non
diede ai suoi discepoli una formula per determinare quando sarebbero finiti gli
“ultimi giorni”. Al contrario, subito dopo Gesù sottolineò che essi non
avrebbero saputo ‘il giorno e l’ora’. — 2 Tim. 3:1; Matt. 24:36.
In questa spiegazione, che io ritengo
corretta, non si fa alcun
accenno ad una sovrapposizione tra vite di persone non nate nello stesso
tempo o periodo. Inoltre è particolare il fatto che i figli
di Giuseppe e dei suoi fratelli non vengono inseriti come parte della sua
generazione. Questa rivista ha distrutto l’intendimento sulla generazione
dei malvagi data nel 1995 ed è solo un primo abbozzo a quella spiegazione che
viene data successivamente, quindi quella attuale. Può essere che Beniamino
possa essere vissuto più a lungo di Giuseppe (anche se non si può esserne
certi), ma di certo lui era un contemporaneo di suo fratello Giuseppe. Il paragrafo
non sostiene o menziona persone che sono nate verso la fine della vita di
Giuseppe come parte della sua generazione. Ad esempio i figli di Giuseppe,
Efraim e Manasse passarono del tempo con il loro padre, condivisero esperienze
di vita con lui ma la Bibbia non lascia intendere che essi, i quali
continuarono a vivere dopo la sua morte, allungarono la generazione di cui
Giuseppe faceva parte. Essi non erano contemporanei di Giuseppe! Anche se la
vita di Efraim e Manasse si sovrappose a quella di Giuseppe questo,
evidentemente non prolungo la generazione di Giuseppe. Sarebbe
illogico e incoerente pensarlo. Giuseppe era di una generazione, unito
a lui vi erano i suoi fratelli, ma non i suoi figli o i suoi nipoti. Nessuno
dei figli dei fratelli di Giuseppe fu considerato parte della sua
generazione. Che sia così è dimostrato dal caso della scrittura Genesi
15:12-16 dove
si parla di 4 generazioni. La prima è Levi, fratello di Giuseppe. La seconda è
Cheat figlio di Levi e nipote di Giuseppe. È sicuro che Cheat ha passato del
tempo con Giuseppe ma questo non dà alcun diritto di pensare che in questo modo
la generazione di Giuseppe si è allungata. Amram figlio di Cheat e padre di
Mosè probabilmente ha anche lui conosciuto Giuseppe ma non per questo ne ha
prolungato la generazione. La Bibbia è chiara in Genesi 15:12-16, 4 generazioni e questo benché
le loro vite si sono sovrapposte. Inoltre è probabile che Mosè abbia anche
conosciuto suo nonno Cheat. Genesi 50:22-26 dice che Giuseppe vide la terza
generazione dei figli di Efraim. (1 Cronache 7:20-26) Tutto questo dimostra che anche se la vita di persone
come il figlio Efraim e i suoi figli e nipoti abbiano conosciuto Giuseppe, e
quindi che le loro vite si sono accavallate questo non indica il prolungamento
della generazione di Giuseppe. Altrimenti questo vorrebbe dire che la
generazione di Giuseppe ha una lunghezza di secoli, 2 o 3, e questo sarebbe
assurdo! Basterebbe inoltre ragionare su Giobbe 42:16 che riporto
integralmente: E dopo ciò Giobbe continuò a
vivere per centoquarant’anni e vide i suoi figli e i suoi nipoti, quattro
generazioni. Qua la Bibbia dice chiaramente 4
generazioni, non fa il ragionamento di un accavallarsi di una generazione.
Insomma nella Bibbia nulla lascia intendere la possibilità che una generazione
possa continuare grazie ad esempio per i pronipoti che si possono aver
conosciuto. Inoltre dobbiamo ragionare sul fatto che manca un chiaro evento che
possa contraddistinguere la generazione di Giuseppe. Anche l’evento del
trasferimento in Egitto di tutta la famiglia di Giacobbe non regge. Di certo
quando questo accadde i fratelli di Giuseppe avevano già dei figli,
probabilmente anche Giuseppe ne aveva ma essi non furono considerati parte
della sua generazione.
Nuovo intendimento del corpo
direttivo La Torre di Guardia 15/6/2010 p. 5
Rimane ora un grande problema: la generazione del 1914 ormai
non esiste più. A parte
qualche persona, ma che non si può certo definire un numero tale da dire che è
una generazione, essa è scomparsa. In Italia nel 2019 vi erano 21 persone che
avevano 110 anni. Sono passati 4 anni ora 2023, diversi di loro sono già morti.
La generazione dovrebbe avere almeno oggi 2024 124 anni o più. Non risulta che
ci siano persone con un’età simile viventi.
In Italia nel 2019 esistevano 21 persone che avevano superato i 110 anni
Secondo
la Wikipedia oggi (2023) ci sono 10 persone ancora vive in tutto il mondo che
hanno superato i 110 anni. Vedi link
Primati
di longevità umana - Wikipedia.
Le
vecchie spiegazioni dal CD sostenevano che mai essa sarebbe deceduta, che prima della sua
scomparsa Dio sarebbe intervenuto e avrebbe portato il paradiso eliminando
questo sistema malvagio.
Libro La
verità che conduce alla vita, pagina 95
Bisogna
notare che questo vecchio intendimento era di certo più lineare dell’attuale anche se nel
corso del tempo aveva poi subito dei cambiamenti. Prima si credeva che la
generazione consisteva di persone che erano in vita nel 1914 e in grado di
comprendere e capire l’adempimento delle profezie menzionate nel capitolo 24 di
Matteo. Poi si disse che un bambino di 8-10 poteva essere in grado di capire
gli avvenimenti che accadevano nel mondo (anche se non in grado di capire
l’intendimento di Mt cap. 24), riducendo il periodo di tempo. Alla fine si
disse che anche i nati nel 1914 erano la generazione. Alla generazione si
applicava il Salmo 90:10 che stabiliva per la generazione un massimo di 80 anni
di lunghezza.
John Barr
Nel corso dell’adunanza annuale del 2009
fatta dal CD, John Barr ha presentato l’ultimo intendimento della
“Generazione”.
w10
15/6 p. 5 Uniti nell’amore: Rapporto dell’adunanza annuale
Il
fratello Barr ha precisato che la raccolta non sarebbe continuata
indefinitamente. Ha fatto riferimento a Matteo 24:34, dove si legge: “Questa
generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”.
Ha letto per due volte il seguente commento: “Evidentemente Gesù voleva dire che le vite degli unti che
erano presenti nel 1914, quando si cominciò a vedere il segno, si sarebbero
sovrapposte alle vite di altri cristiani unti che avrebbero visto l’inizio
della grande tribolazione”. Non conosciamo la durata esatta di “questa
generazione”, ma essa include questi due gruppi le cui vite si sovrappongono.
Anche se gli unti hanno età diverse, gli appartenenti ai due gruppi che
costituiscono la generazione sono in vita contemporaneamente per parte degli
ultimi giorni. Com’è confortante sapere che non tutti gli unti più giovani che
sono contemporanei di quegli unti più anziani che videro il segno quando
divenne evidente nel 1914 moriranno prima dell’inizio della grande
tribolazione!
A 97 anni, Barr è stata una scelta adatta per pronunciare questo discorso, essendo l’ultimo membro del CD nato prima del 1914. John Barr è nato nel 1913. È entrato a far parte del CD nel settembre 1977, quindi dovrebbe far parte del 1° gruppo avendo collaborato con Franz.
A
voler guardare alla spiegazione sulla generazione che si accavalla, Barr
potrebbe essere considerato parte del primo gruppo, sostituendo il fratello
Frederick Franz come esempio nella spiegazione della generazione. Questo
ovviamente secondo l’intendimento del corpo direttivo! Cosa significa
questo e quali implicazioni ha secondo la spiegazione ultima sulla generazione?
Ebbene ha effetti dirompenti
in quanto il secondo gruppo della generazione potrebbe essere ancora in vita
nel 2070. Come si può ipotizzare il 2070? Ebbene se un uomo è nato nel
1990 e a circa 20 anni (2010) ha ricevuto l’unzione, tale uomo può
tranquillamente vivere 80 anni portandoci cosi al 2070! Questo perché John Barr
essendo in vita fino al dicembre del 2010 dà la possibilità a tale uomo di aver
passato un periodo di 20 anni con lui che è parte del primo gruppo. Basta che tale
uomo abbia ricevuto l’unzione una settimana prima della morte di Barr e
questo uomo diventa parte del secondo gruppo. Questo inoltre stabilisce che la
generazione del 1914 può essere lunga circa 156 anni. Potrebbe anche essere più
lunga se tale uomo vive 90 anni o più. Arriveremmo al 2080-2090. Secondo la
dottrina del CD che un uomo possa divenire unto nel 2010 è possibile visto che
è caduta l’idea che la chiamata si sia conclusa nel 1935 (altro cambiamento).
Difatti se andiamo a vedere si nota negli ultimi anni, secondo il rapporto annuale
fatto, una continua crescita di coloro che hanno la chiamata celeste. Il
rapporto del 2022 dichiara 21.150 unti, anno 2010 11.202 unti, anno 2000 8.755
unti. Nel 2009 vi erano 10.857 unti mentre nel 2010 furono 11.202, un aumento
di 345. Se uno di questi
nuovi 345 unti aveva 20 anni ecco che si crea un individuo che fa parte del
secondo gruppo allungando cosi la generazione del 1914. Che un unto
possa divenire tale anche in giovane età è dimostrato anche dal membro del CD
Mark Sanderson divenuto unto in giovane età!
Ecco
un riassunto dei vari cambiamenti sulla generazione di Mt 24:34:
100 – 120 anni, in base
alla speranza di vita massima del genere umano, come la vita di Mosè
(Deuteronomio 34:7)
1914: 36 anni e mezzo dal 1878
70 – 80 anni,
basato su Salmi 90:10
40 anni in base
a Numeri 32:13, “L’ira di Geova divampò dunque contro Israele e li fece vagare
nel deserto per quarant’anni, finché tutta la generazione che faceva il
male agli occhi di Geova giunse alla sua fine.”
36 anni e mezzo, il periodo
di tempo dalla morte di Gesù alla caduta di Gerusalemme e la media della vita
umana nel 1800
33 anni, sulla base
di citazioni il dizionario Webster: “La vita media dell’uomo, o il periodo
ordinario di tempo tra una generazione e un’altra, il figlio che succede
al padre; un’epoca. Una generazione si assume solitamente essere circa 33
anni.”
1950: 30-40 anni dal 1914
1960: generazione di 70 anni
1975: aspettativa di vita di
70-80 anni di chi nel 1914 aveva circa 15 anni
nei primi anni ’80: aspettativa
di vita di 70-80 anni di chi aveva circa 10 anni nel 1914
nel 1989: aspettativa
di vita di 75 anni di un bambino nel 1914
nei primi anni del 2000: la
massima durata della vita di bambino nel 1914
“presto”: durata di
generazione non specificata (la generazione dei malvagi)
Sorge
quindi la domanda: è giusta
la data del 1914?
Ecco
tutti i versetti nella Bibbia dove troviamo la parola generazione/i:
Scritture ebraiche e aramaiche.
Genesi 6:9; 7:1; 9:12; 15:16; 17:17; 17:9; 17:12; 50:23; Esodo 1:6; 3:15; 12:14;
12:17; 12:42; 16:32; 16:33; 17:16; 20:5; 20:6; 27:21; 29:42; 30:8; 30:10;
30:21; 30:31; 31:13; 31:16; 34:7; 40:15; Levitico 3:17; 6:18; 7:36; 10:9; 17:7;
21:17; 22:3; 23:14; 23:21; 23:31; 23:41; 23:43; 25:30; Numeri 3:1; 10:8; 14:18;
15:14; 15:21; 15:23; 15:38; 18:23; 32:13; 35:29; Deuteronomio 1:35; 2:14; 5:9;
5:10; 7:9; 23:2; 23:3; 23:8; 29:22; 32:5; 32:7; 32:20; Giosuè 22:27; 22:28; Giudici
2:10; 3:2; Rut 4:18; 2 Re 10:30; 15:12; 1 Cronache 16:15; 26:31; Ester 9:28;
Giobbe 8:8; 42:16; Salmo 10:6; 12:7; 14:5; 22:30; 24:6; 33:11; 45:17; 48:13;
49:11; 49:19; 61:6; 71:18; 72:5; 73:5; 77:8; 78:4; 78:6; 78:8; 79:13; 85:5;
89:1; 89:4; 90:1; 95:10; 100:5; 102:12; 102:18; 102:24; 105:8; 106:31; 109:13;
112:2; 119:90; 135:13; 145:4; 145:13; 146:10; Proverbi 27:24; 30:11; 30:12;
30:13; 30:14; Ecclesiaste 1:4; Isaia 13:20; 34:10; 34:17; 35:8; 41:4; 51:8;
51:9; 58:12; 60:15; 61:4; Geremia 2:31; 7:29; 50:39; Lamentazioni 5:19; Daniele
4:3; 4:34; Gioele 1:3; 2:2; 3:20;
Scritture greche cristiane.
Matteo 1:17; 11:16; 12:39; 12:41; 12:42; 12:45; 16:4; 17:17; 23:36; 24:34;
Marco 8:12; 8:38; 9:19; 13:30; Luca 1:48; 1:50; 7:31; 9:41; 11:29; 11:31;
11:32; 11:50; 11:51; 16:8; 17:25; 21:32; Atti 2:40; 8:33; 13:36; 14:16; Efesini
3:5; 3:21; Filippesi 2:15; Colossesi 1:26; Ebrei 3:10.